La simbologia dell’angelo

L’angelo in diverse culture e in particolar modo in quella cristiana ha svolto le funzioni di un messaggero, una figura divina o se vogliamo semi-divina incaricata di portare un annuncio. In diverse rappresentazioni l’angelo viene raffigurato con le braccia lungo il corpo o in una posizione che definirei naturale. Nelle figure che vediamo qui di seguito abbiamo un angelo, due appartenenti alla massoneria e lo stemma dell’Università Popolare di Milano. 

L’angelo nello stemma dell’Università Popolare di Milano

L’Università Popolare di Milano sfoggia con orgoglio un imponente stemma sormontato da una figura angelica alata che indossa il caratteristico berretto frigio. Questo essere divino o semidivino tiene le mani in posa massonica verso l’alto, ma possiede anche un solo seno – un’espressione volta a significare una caratteristica androgina, dove ritorna il concetto di dualità e una connessione con la figura delle Amazzoni, guerriere raffigurate con un solo seno per meglio utilizzare in battaglia l’arco e le frecce.

È opportuno ricordare che la massoneria esiste da secoli, alcune testimonianze parlano delle sue origini nell’Inghilterra del 1700, dove si riunirono le prime logge, da lì si è diffusa in varie parti del mondo soprattutto dove è riuscita a trovare del terreno fertile, come per l’appunto a Milano.

La dualità dell’angelo

Anche per l’angelo come per molte altre figure ritorna il concetto della dualità, il serpente che vediamo raffigurato nello stemma dell’Università Popolare di Milano ha una natura duale e la stessa cosa si può dire anche dell’angelo. Per quanto gli angeli sono raffigurati e intesi come dei messaggeri di dio, è importante dire che la loro azione si divide in angeli votati al bene e angeli votati al male.

Sebbene possa sembrare che il bene e il male siano essenze distinte, non è così. Tutti gli aspetti della vita derivano da un’unica fonte comune: un grande oceano che si estende per tutta la creazione. Nel monismo teologico-religioso, Dio non può essere separato come “bene” e “male”, ma i due elementi possono influenzarsi a vicenda in vari gradi che si manifestano in modo diverso sul nostro piano di realtà. In definitiva, però, queste forze rappresentano due facce della stessa medaglia: parte di un tutto indivisibile piuttosto che entità separate del tutto incomparabili tra loro. In nome di questa dualità o meglio del fatto di schierarsi da una parte o dall’altra ha dato seguito nel corso dei secoli a battaglie e lotte in nome di un unico Dio, una partita giovata a forza, dove chi si trovava nella parte sfavorevole della storia era destinato a soccombere.

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